
FAAM guida la transizione energetica: dalla gigafactory Teverola 2 a una filiera europea integrata
14 May 2025
ENEA: competenze, criticità e strategie per il futuro delle batterie in Italia
23 July 2025Nel corso della prima edizione di BATTERY DAY (14 aprile 2025, BolognaFiere), evento di networking e business sull’industria delle batterie lanciato da E-TECH EUROPE e Battery Industry, abbiamo intervistato i protagonisti italiani del settore, per approfondire la situazione attuale del comparto e scoprire le strategie future dei principali player dell’industria. Ecco che cosa ci ha raccontato Marco Righi, fondatore e CEO di Flash Battery, azienda emiliana specializzata in sistemi al litio per macchine e veicoli industriali
Com’è nata e quali sono le specificità della vostra azienda?
Flash Battery è una realtà industriale nata praticamente in un garage (sì, come la Apple, ndr) dall’inventiva di due amici, il sottoscritto e Alan Pastorelli, mio attuale socio e CTO dell’azienda. Siamo partiti nel 2008-2009 studiando le celle delle batterie agli ioni di litio che arrivavano dalla Cina, le quali vantavano una vita molto più lunga (fino a tre volte maggiore rispetto a quelle al piombo) e un peso estremamente ridotto, ma al tempo stesso accusavano problemi di affidabilità e sicurezza. Intuimmo che se fossimo riusciti a superare questi limiti avremmo potuto contribuire alla nascita di un mercato elettrificato e a introdurre un’innovazione potenzialmente valida per tutte le applicazioni industriali. Trasformando il box di casa in laboratorio, utilizzando una vecchia Citroën Saxo come banco di prova, ci siamo messi a sviluppare un sistema elettronico di gestione degli accumulatori più evoluto rispetto a quelli in commercio, che potesse bilanciare e stabilizzare nel tempo le celle al litio ferro fosfato, le prime arrivate in Europa. Fu così che brevettammo il Flash Balancing System, un sistema di bilanciamento elettronico proprietario, in grado di uniformare il livello di ogni cella durante la carica e la scarica agendo in attivo e in passivo con una potenza di bilanciamento molto superiore (20°).
Lavoravamo la sera e nei fine settimana, perché allora avevamo un altro impiego, ma con grande passione e voglia di fare qualcosa in questo settore. Un periodo di studio e di test durato quasi tre anni prima di realizzare il sogno, dando vita nel 2012 all’embrione di Flash Battery, una startup allora battezzata Kaitek che aveva l’obiettivo di produrre un BMS, Battery Management System, ossia un innovativo sistema di gestione elettronica delle batterie. Non c’è voluto molto, però, a capire che per soddisfare appieno la domanda dei clienti avremmo dovuto focalizzarci sulla produzione del pacco batterie completo ed è così che abbiamo ribattezzato l’azienda Flash Battery, un nome che rendeva maggiormente l’idea di quale fosse il core business. Da allora siamo cresciuti esponenzialmente privilegiando il settore industriale, producendo batterie medio-grandi, a partire da 10 kWh. Adesso siamo una realtà strutturata e consolidata composta da 120 persone e con un fatturato di circa 35 milioni di euro.
Qual è il quadro generale del comparto in questo momento, tra prospettive e criticità?
Oggi viviamo un paradosso: da una parte la spinta verso l’elettrificazione è fondamentale per ridurre le emissioni e aumentare l’efficienza, dall’altra è evidente che il settore tutto versa in notevole difficoltà, soprattutto a causa di politiche poco chiare e della mancanza di una strategia di lungo termine. Tuttavia, continuo a credere che quella dell’elettrificazione sia la strada giusta: non torneremo indietro. Non sarà sicuramente un traguardo che raggiungeremo domani, ma il processo è ormai avviato ed è irreversibile. Entrando più nello specifico, nel settore delle batterie la partita con il futuro si gioca sul raggiungimento di una maggiore densità energetica a fronte di una riduzione del peso, senza dimenticare la sicurezza. Ed è su questi fronti che intendiamo continuare a lavorare.
Quali sono i vostri punti di forza e la strategia di mercato?
I nostri plus sono tre: la gestione elettronica proprietaria delle batterie, Flash Balancing System, la capacità di customizzazione completa a seconda delle esigenze del cliente e il monitoraggio e controllo da remoto, che permette di analizzare quotidianamente lo stato di salute e il corretto utilizzo delle batterie. Il Flash Data Center è il sistema cloud di controllo remoto proprietario che permette di individuare e risolvere potenziali criticità sul nascere, grazie alla manutenzione predittiva e agli aggiornamenti Over The Air. Abbiamo scelto di mantenere in-house tutte le competenze chiave, dalla progettazione meccanica ed elettronica all’assemblaggio moduli con saldatura laser. Ovviamente abbiamo dei terzisti a cui affidiamo l’assemblaggio delle schede o della carpenteria, ma il resto è tutto frutto del nostro ingegno. Questo approccio ci permette di avere il controllo sul prodotto finale e di offrire un pacchetto completo e di valore.
Chi sono i vostri clienti e com’è strutturata l’offerta commerciale?
Ci rivolgiamo prevalentemente a produttori di veicoli e macchine industriali che cercano soluzioni su misura, dai rasaghiaccio alle betoniere, dalle spazzatrici alle gru. I nostri clienti sono rappresentati da imprese di medie dimensioni, con volumi di elettrificazione contenuti, ma in crescita. Offriamo consulenza energetica e fornitura di pacchi batteria personalizzati, costruiti attorno all’esigenza specifica dell’azienda che si affida a noi.
Come siete organizzati in Italia e all’estero?
In Europa, operiamo direttamente lavorando a stretto contatto con diversi Powertrain System Integrators. Sono partner strategici che possiedono un’esperienza pluriennale in campo di elettrificazione nel mercato di riferimento, con una competenza tecnica di alto livello nella progettazione e fornitura di sistemi elettrici completi che condividono il nostro metodo, il nostro approccio alla customizzazione e la nostra visione. Due anni fa abbiamo aperto una sede negli Stati Uniti per garantire assistenza anche oltreoceano. Questo ci ha permesso di crescere seguendo una logica di supporto e affiancamento costante, soprattutto nel post-vendita.
Quanto investite in R&S e quali sviluppi prevedete?
Crediamo fortemente nella forza dell’innovazione, fondamentale per un’azienda come la nostra. Al momento siamo piuttosto sbilanciati nella parte di ingegneria e gestione, rispetto a quella produttiva; dunque, circa il 35% delle nostre risorse è dedicato alla R&S. Ogni batteria è sviluppata ad hoc e prodotta in piccole serie, ma il nostro obiettivo è scalare verso produzioni più ampie, pur mantenendo il focus sulla qualità e sulla personalizzazione.
Altri obiettivi e sfide per il futuro?
Vogliamo crescere in modo sano e sostenibile restando nella nostra nicchia, evitando lo scontro diretto con i colossi asiatici. Puntiamo ad aumentare i volumi, come già accennato, ma senza stravolgere la nostra storia e la nostra identità. Il mondo automotive richiede standard e dinamiche diverse: noi preferiamo restare nel settore industriale, dove possiamo davvero fare la differenza.
Che impressioni avete tratto dalla prima edizione di BATTERY DAY?
BATTERY DAY si è rivelato un’occasione preziosa di incontro e confronto. Abbiamo apprezzato molto l’attenzione posta alle imprese del settore e la possibilità di dialogare direttamente con operatori, istituzioni e stakeholder. Il formato ci è piaciuto, perché ha saputo coniugare momenti divulgativi con un approccio concreto, vicino alle esigenze delle aziende. È stata anche un’opportunità utile per fare rete e dare visibilità alle esperienze italiane più avanzate nell’ambito dell’elettrificazione. Speriamo che questo evento possa consolidarsi nel tempo, contribuendo a rafforzare una filiera nazionale che ha ancora molto da dire, ma che necessita di coordinamento, visione e sostegno.
(Roberto Barone)
Scopri FLASH BATTERY: www.flashbattery.tech